PRIVATI

DIRITTO CIVILE

Lo Studio Legale Nigro si occupa delle problematiche che concernono i rapporti di natura civile sia a livello stragiudiziale che mediante l’assistenza in ambito giudiziale. In ogni caso, prima di intentare una causa legale, rendiamo dotti i clienti dei rischi, i tempi e i costi che essa comporta.

Da sempre oltre alle questioni classiche del diritto civile, quali Risarcimento Danni, Recupero Crediti, lo studio si occupa anche delle complesse tematiche connesse alla Responsabilità Medica e Sanitaria; sia sotto l’aspetto della responsabilità dei soggetti che esercitano professioni sanitarie, sia sotto il profilo dei pazienti che subiscono danni per colpa medica.

DIRITTO CONDOMINIALE

La gestione di un condominio può essere complesso. Lo Studio Legale Nigro è in grado di aiutarti e darti tutte le informazioni: nozioni, regole, amministratore e il suo ruolo, assemblee condominiali, spese condominiali, ripartizioni in millesimi, regolamento e diritti e doveri.

DIRITTO CONSUMATORI

Oggi sempre più persone si affidato a professionisti per reclamare il loro diritto in caso di sinistro o problematica. Il Diritto dei Consumatori è uno strumento utile per essere risarciti. E’ importante sapere che questo diritto è disponibile per quasi tutte le categorie. Studiando l’accaduto si può procedere con un provvedimento verso l’azienda.

L’Avv. Casimiro Nigro collabora con la sede di Parma dell’Unione Nazionale Consumatori.
La sede è in Via Fratelli Cervi, 7.

L’Unione Nazionale Consumatori si prefigge come finalità, in via esclusiva, la tutela e la rappresentanza dei consumatori, perseguite attraverso proposte di norme legislative e regolamentari ed attività di assistenza, consulenza, informazione, educazione e orientamento.

Scrivi o telefona se hai bisogno di informazioni o consigli nell’ambito di controversie riguardanti l’acquisto di beni o servizi: dal prodotto difettoso alla vacanza rovinata, dalla vertenza con l’artigiano a quella con banche o società telefoniche.

DIRITTO DELL’IMMIGRAZIONE

Il permesso di soggiorno è un documento che consente a un cittadino straniero di trattenersi in Italia. Il permesso di soggiorno può essere richiesto per i seguenti motivi: turismo, cure mediche, ricongiungimento familiare, lavoro dipendente, lavoro stagionale, lavoro artistico, lavoro autonomo, rifugiati politici, affari, missione, studio, religione o culto, protezione sociale.

 

Lo straniero extracomunitario che intenda soggiornare in Italia, anche per un breve periodo, deve richiedere il permesso di soggiorno entro otto giorni lavorativi dall’ingresso. La richiesta va presentata alla Questura competente della provincia in cui lo straniero si trova. Non è possibile il rilascio di alcun visto (né la proroga di un visto preesistente) allo straniero che già si trovi nel nostro territorio. A consentirgli ufficialmente prolungamenti del soggiorno possono valere solo eventuali proroghe o rinnovi del permesso di soggiorno.

DIRITTO DI FAMIGLIA

Affianco alla famiglia legittima fondata sul matrimonio ed espressamente riconosciuta dalla nostra Costituzione, si pone la famiglia di fatto: quell’unione tra soggetti di sesso diverso non fondata sul  vincolo matrimoniale e che si basa sull’affetto e sul reciproco rispetto dei doveri familiari.

Questa forma di convivenza ha rilevanza giuridica qualora sussistano alcuni presupposti: stabilità e serietà di intenti. Precisamente la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha specificato che, al fine di distinguere tra semplice rapporto occasionale e famiglia di fatto, si deve tenere soprattutto conto del carattere di stabilità del rapporto, carattere che conferisce certezza al rapporto stesso e lo rende rilevante sotto il profilo giuridico.

INFORTUNI

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SEPARAZIONI E DIVORZI

La separazione legale comporta l’interruzione di alcuni effetti propri del matrimonio -si scioglie la comunione legale dei beni, cessano gli obblighi di fedeltà e di coabitazione-, non ponendo però fine al matrimonio, né fa venir meno lo status giuridico di coniuge. Altri effetti, invece, residuano, ma sono limitati o disciplinati in modo specifico (dovere di contribuire nell’interesse della famiglia, dovere di mantenere il coniuge più debole e dovere di mantenere, educare ed istruire la prole). La separazione, a differenza del divorzio, ha inoltre carattere transitorio, tanto che è possibile riconciliarsi, senza alcuna formalità, facendo cessare gli effetti prodotti dalla stessa ex art. 154 c.c. Per rendere formale la riconciliazione, oltre all’accertamento giudiziario, è possibile per i coniugi recarsi al Comune di appartenenza per rilasciare un’apposita dichiarazione.

SINISTRI STRADALI

In caso di sinistro stradale a causa di buche, strade sconnesse, macchie d’olio e tombini rialzati  è bene sapere che la responsabilità è imputabile all’ente proprietario della strada, vale a dire al Comune. Seppur la giurisprudenza lo ritiene infatti responsabile dei danni provocati dalla cattiva manutenzione stradale solo se la situazione di pericolo che ha causato il danno non è stata al momento del fatto né visibile (come ad esempio a causa di una pozzanghera), né prevedibile, negli ultimi anni si sta assistendo ad un’inversione di tendenza da parte dei giudici: il Comune viene considerato ‘custode’ della strada ed in quanto tale oggettivamente responsabile del danno provocato, salvo che provi il ‘caso fortuito’ .

RICORSI

Quando si ritiene di aver ricevuto una sanzione amministrativa illegittima, è possibile opporsi ai sensi degli artt. gli articoli 203 e 204bis del Codice della Strada.

Tali disposizioni prevedono la possibilità di fare ricorso alle autorità amministrative o giudiziarie del luogo in cui la violazione è stata certificata.

Dopo la notificata della contravvenzione, il presunto trasgressore ha 60 giorni di tempo per presentare ricorso al Prefetto o al giudice di Pace, secondo quanto indicato alla fine del verbale, dove viene anche individuata l’autorità territorialmente competente.

Nel primo caso il ricorso deve essere trasmesso tramite lettera raccomandata e il prefetto deve rispondere entro centoventi giorni. Se non risponde entro questi tempi, la multa è illegittima.

Per il ricorso dal giudice di pace la procedura è differente: è possibile inviare il ricorso a mezzo di lettera raccomandata oppure depositarlo presso gli uffici del Giudice di Pace del luogo dove è stata rilevata l’infrazione e rivolgersi all’ufficio preposto alle contestazioni.

LAVORO E MOBBING

Il diritto del lavoro regola le materie attinenti al rapporto di lavoro inteso in senso ampio; disciplinando sia i rapporti tra datore di lavoro e lavoratore che le relazioni sindacali, nonché quelle afferenti le assicurazioni sociali e previdenziali.

Il mobbing è un fatto illecito consistente nella sottoposizione del lavoratore ad azioni che, se pur singolarmente considerate, non presentano carattere illecito, unitariamente considerate risultano moleste e attuate con finalità persecutorie, tali da rendere penosa per il lavoratore la prosecuzione del rapporto di lavoro.

In particolare, si tratta di un comportamento, reiterato nel tempo, da parte di una o più persone, colleghi o superiori della vittima, teso a isolarla e a respingerla dall’ambiente di lavoro, con conseguenze negative dal punto di vista sia psichico sia fisico.

Il cd. “mobbing” è caratterizzato da diversi elementi essenziali quali : l’aggressione o persecuzione di carattere psicologico.